Hotspot Shield (anche abbreviato in HSS), ha apportato molti cambiamenti negli ultimi anni. Dopo aver avuto problemi a causa della sua politica sui registri, ha fatto di tutto per rifarsi una reputazione. La VPN fa ora parte di una nuova società chiamata Aura, che si è fusa con la precedente azienda madre, Pango. Cosa significa tutto questo per gli utenti? Vale la pena prendere in considerazione Hotspot Shield? È paragonabile a provider di alto livello come NordVPN o Surfshark?
In questa recensione di Hotspot Shield del 2024, ho provato le versioni più recenti delle app per desktop e dispositivi mobili del provider per rispondere a domande come:
- Hotspot Shield offre velocità elevate?
- Questa VPN può aiutarmi ad accedere a Netflix, BBC iPlayer, Amazon Prime Video e altre piattaforme di streaming?
- La politica sui registri è migliorata?
- Funziona in Cina?
- HSS vale il prezzo richiesto?
In questa recensione troverai le risposte a queste e altre domande.
Ho usato Hotspot Shield per riprodurre contenuti in streaming, navigare, scaricare file e mantenere la mia attività su Internet al sicuro da occhi indiscreti, come ad esempio il mio fornitore di servizi Internet.
Qui sotto è riportata una breve sintesi delle mie considerazioni; più avanti invece troverai la recensione completa, che ti aiuterà a saperne di più su questo provider e a capire se può soddisfare le tue esigenze.
Per maggiori informazioni sui criteri che ho utilizzato per testare Hotspot Shield e sulla nostra metodologia di testing delle VPN, clicca qui.
Tieni presente che, sebbene Hotspot Shield offra una versione gratuita limitata, in questa recensione mi concentrerò sul suo servizio a pagamento.
Hotspot Shield: sintesi
Hotspot Shield è una VPN sicura e adatta per lo streaming. Si appoggia a server ubicati in tantissime località, ha ottime capacità di sblocco e raggiunge velocità molto elevate. Come se non bastasse, funziona anche in Cina. Questo provider dispone di solide funzionalità di sicurezza e privacy, ma potrebbe migliorare ulteriormente. L’assistenza tramite live chat andrebbe migliorata e alcuni utenti potrebbero essere scoraggiati dal prezzo.
Dati chiave di Hotspot Shield
CLASSIFICAZIONE GENERALE: #10 di 72 VPNS | |
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Velocità | Score: 7.5 |
Velocità Media*: | 303 Mbps |
Compatibilità con video in streaming: | 4K UHD |
Streaming | Score: 6.7 |
Netflix: | Si |
Altre piattaforme di streaming: | Hulu, BBC iPlayer, Amazon Prime Video, 4 All |
Sicurezza | Score: 8.6 |
Tipo di crittografia: | 256-bit AES w/ Perfect Forward Secrecy |
Kill Switch: | Si, Windows e Android |
Politica sui registri: | no log |
Protocolli: | Catapult Hydra |
Rapporto qualità/prezzo | Score: 6.8 |
Costo mensile più basso: | 2,99 $ |
Garanzia soddisfatti o rimborsati: | 45 giorni |
Website | https://www.hotspotshield.com |
Hotspot Shield: pro e contro
Ecco alcuni dei principali vantaggi e svantaggi che ho riscontrato durante l’utilizzo di questo servizio. Entrerò maggiormente nei dettagli su ciascuno di essi più avanti.
Pro:
- Velocità elevate
- Ampia rete di server
- Riesce ad accedere ai contenuti di Netflix e di altre piattaforme
- Consente di collegare 5 dispositivi contemporaneamente
- Garanzia soddisfatti o rimborsati di 45 giorni
- Funziona in Cina
Contro:
- Il servizio potrebbe risultare fin troppo essenziale per gli utenti esperti
- Non accetta Bitcoin
- Rispetto ad altre VPN, raccoglie una quantità maggiore di dati sugli utenti
- Ha server per lo streaming solo in due Paesi
Che velocità offre Hotspot Shield?
Hotspot Shield afferma di offrire “il servizio VPN più veloce e sicuro”. Parlerò della sicurezza più avanti; per ora mi concentrerò sulla velocità.
Ho testato la VPN in vari momenti della giornata su server ubicati in America del Nord, Europa e Asia. La velocità media registrata in download è stata di 303 Mbps, più alta rispetto all’ultima volta che avevo testato questa VPN. Ciò significa che ora Hotspot Shield si piazza ai primi posti della classifica in termini di velocità.
Ecco i risultati per area geografica:
America del Nord (location più vicina): 352 Mbps
Europa: 334 Mbps
Asia: 224 Mbps
Come si può notare, le velocità sono alquanto costanti, a prescindere dal server a cui si è connessi. Sono risultate costanti anche in diversi momenti della giornata. Queste velocità mi hanno permesso di riprodurre video in streaming 4K e videoconferenze in HD. Per passare da un server all’altro ci vogliono solo un paio di secondi. Non ho notato rallentamenti durante la navigazione su Internet e la connessione non si è mai interrotta.
Per una determinata posizione, dovresti collegarti automaticamente al server più veloce. Se ti connetti a un server negli Stati Uniti, puoi scegliere una città. In genere, scegliere un server geograficamente vicino dovrebbe garantire una connessione più veloce.
Tieni presente che questi test servono solo per dare indicazioni generali delle prestazioni e non devono essere considerati definitivi. L’intrinseca instabilità di Internet e diversi altri fattori potrebbero influire sulla velocità e quindi potresti notare risultati diversi quando utilizzi il servizio.
App: con quali dispositivi è compatibile Hotspot Shield?
Hotspot Shield consente di collegare fino a cinque dispositivi con un unico abbonamento (a meno che non ti abboni al piano Premium Family, di cui parlerò più avanti). Le app sono compatibili con:
Esistono anche estensioni per Chrome e Firefox, ma tieni presente che queste non fanno altro che crittografare il traffico del browser; ciò significa che le altre app del tuo dispositivo non sono protette.
Nel complesso, le app sono leggere, moderne e intuitive. Ciascuna permette di accedere agli oltre 1.800 server di Hotspot Shield, distribuiti in più di 80 Paesi. Il provider ha recentemente ridotto il numero di server (prima erano circa 3.200), ma continua a coprire più o meno lo stesso numero di Paesi.
Nell’app desktop, i server sono elencati in ordine alfabetico per Paese. Per quelli dove ci sono più posizioni, ad esempio gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Australia e il Canada, è possibile scegliere una città. Non è possibile aggiungere i server a un elenco di preferiti, però quelli che hai scelto più di recente vengono mostrati in “Accesso rapido”.
Una novità nella schermata iniziale sono gli shortcut per i server di streaming statunitensi e britannici e per quelli americani ottimizzati per il gaming.
È possibile personalizzare il comportamento dell’app, ad esempio per fare in modo che il client si avvii in automatico o che si colleghi al server utilizzato più di recente. Ne parlerò in dettaglio più avanti, ma le altre opzioni includono lo split-tunneling, il cambio di protocollo, un kill switch e la protezione automatica del Wi-Fi, che illustrerò nella sezione “Sicurezza”.
L’app per dispositivi mobili ha un design simile a quella per desktop, sebbene abbia solo un’opzione modificabile (cambio di protocolli). Si tratta di un aspetto positivo, in quanto significa che l’app funziona senza bisogno di alcuna configurazione. Tuttavia, gli utenti di livello avanzato potrebbero non avere la possibilità di personalizzare la VPN.
Router
Hotspot Shield supporta vari router e dà anche la possibilità di acquistarne uno preconfigurato:
In alternativa, puoi configurare manualmente la VPN su router selezionati.
Nella sezione “Altri”, troverai le istruzioni su come configurare i router che eseguono il firmware DD-WRT o Tomato.
Configurare una connessione VPN sul router consente di proteggere i dispositivi che non sono compatibili con le app native. Permette inoltre di aggirare il limite che i provider VPN impongono sul numero di connessioni simultanee. Non importa quanti dispositivi colleghi al router (e quindi instradi attraverso la VPN): conteranno come un’unica connessione VPN.
Split-tunneling
Lo split-tunneling (a volte chiamato routing selettivo), consente di scegliere dove instradare il traffico. Puoi farlo attraverso la VPN o tramite la tua connessione ISP predefinita, generalmente a seconda dell’app. Ciò significa che potresti scegliere di far passare il tuo traffico Netflix attraverso la connessione del tuo fornitore di servizi Internet, e il resto attraverso la VPN. In alternativa, potresti scegliere di far passare solo il tuo traffico P2P attraverso la VPN e il resto tramite il tuo ISP. Si tratta di una funzionalità molto popolare fra i provider di servizi VPN oggi.
Hotspot Shield supporta lo split-tunneling tramite una funzionalità chiamata Smart VPN, che consente di escludere determinate app e siti web dal tunnel VPN. Non devi fare altro che abilitarla e aggiungere le app o i siti web che desideri passino attraverso la normale connessione del tuo fornitore di servizi Internet. Questa funzionalità è disponibile solo su Windows e Android.
Se ti interessa, puoi dare un’occhiata alle VPN che consigliamo per lo split-tunneling.
Streaming, Netflix e Kodi
Hotspot Shield riesce ad accedere ai contenuti di Netflix?
Sì!
Hotspot Shield è compatibile con Netflix USA, Netflix Regno Unito e con i cataloghi di qualche altro Paese. Ho testato la VPN con diversi server statunitensi e tutti hanno funzionato senza problemi. Ci sono anche server ottimizzati per lo streaming che sono progettati proprio per fornire un accesso sicuro alle piattaforme più richieste: questi sono probabilmente la soluzione migliore se desideri utilizzare un qualsiasi servizio disponibile negli Stati Uniti o nel Regno Unito. Se i server di streaming fossero disponibili anche in altre posizioni sarebbe il massimo, ma questo è sicuramente un ottimo inizio.
Altri fornitori di servizi VPN chiedono ai propri utenti di contattare il servizio clienti per domandare quale server utilizzare. Non è un grosso problema, però è positivo non dover seguire questo ulteriore passaggio.
Oltre a Netflix USA, Hotspot Shield funziona anche per accedere ai contenuti del catalogo britannico della piattaforma, nonché a quello del Canada, dell’Australia e dell’India. Non mi è stato però possibile accedere ai cataloghi giapponese, brasiliano e spagnolo.
Vuoi accedere ai contenuti in streaming di altre piattaforme? Durante la fase di test, Hotspot Shield è riuscita a sbloccare:
Grazie alle velocità elevate, dovresti essere in grado di riprodurre in streaming HD quanti video desideri.
Usi Kodi? Hotspot Shield ora lo supporta.
Se desideri ulteriori informazioni sull’argomento, ecco le VPN che consigliamo per lo streaming.
Hotspot Shield consente il torrenting?
Sì.
Hotspot Shield consente il torrenting, e a tal fine offre larghezza di banda e dati illimitati e l’uso di indirizzi IP condivisi. L’azienda in passato promuoveva l’uso del suo servizio per il torrenting utilizzando uTorrent e BitTorrent, ma ora ha rimosso qualsiasi riferimento al torrenting dal suo sito web, forse per non avere problemi con i titolari di copyright.
Tuttavia, Hotspot Shield funziona molto bene per il torrenting: non ho infatti riscontrato alcun ritardo o blocco.
Inoltre, la VPN ha anche recentemente migliorato la propria informativa sulla privacy, affermando di seguire una politica no-log (maggiori informazioni al riguardo nella prossima sezione). Il servizio offre un paio di altre funzionalità utili per chi scarica torrent: fra queste figurano un kill switch (ora disponibile in tutte le versioni dell’app) e la protezione dalle perdite DNS.
Consulta anche: Le migliori VPN per il torrenting
Server multi-hop?
Hotspot Shield attualmente non supporta i server multi-hop.
I server multi-hop instradano la connessione attraverso due server VPN a cascata. In questo modo viene aggiunto un secondo livello di crittografia al tuo traffico. Il server aggiuntivo (hop) rende significativamente più difficile il tracciamento o l’identificazione di un utente. Speriamo che Hotspot Shield introduca questa funzionalità in futuro.
Hotspot Shield fornisce un “warrant canary”?
Il warrant canary è un documento spesso pubblicato da un fornitore di servizi per comunicare che quest’ultimo non ha ricevuto alcun mandato segreto o obbligo di silenzio da parte delle forze dell’ordine.
Se il provider riceve uno dei due, può togliere il warrant canary per comunicare in modo indiretto ai suoi utenti che il servizio è stato compromesso, senza violare l’obbligo di silenzio.
Attualmente Hotspot Shield non fornisce un warrant canary. Tuttavia, pubblica rapporti periodici sulla trasparenza che menzionano quanti mandati, citazioni e richieste legali sono stati ricevuti, nonché la risposta dell’azienda a ciascuno di essi.
Sicurezza, privacy e politica sui registri
Hotspot Shield è stata pesantemente criticata in passato per le sue discutibili pratiche di registrazione dei dati degli utenti, quindi mi premeva scoprire in che modo oggi il provider tutelasse la privacy di chi utilizza il suo servizio.
Hotspot Shield in origine era il prodotto di punta di AnchorFree, una società con sede in Svizzera. Tuttavia, nel 2019 è entrata a far parte di una nuova società, Pango, successivamente acquisita da Aura, un’organizzazione con sede negli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti fanno parte dell’alleanza di sorveglianza “5 occhi” (“Five Eyes alliance”), il che potrebbe scoraggiare gli utenti particolarmente diffidenti della raccolta di intelligence a livello internazionale. Detto ciò, il problema non sussiste se la VPN non registra i dati degli utenti.
Come se non bastasse, Hotspot Shield non ha un passato roseo per quanto concerne la privacy. Ad esempio, un report del 2016 ha portato alla luce alcune attività discutibili di questa società.
Inoltre, il Centre for Democracy and Technology, un gruppo a sostegno della privacy, ha presentato un reclamo contro Hotspot Shield alla Commissione federale per il commercio nell’agosto del 2017.
Tuttavia, Hotspot Shield ha pian piano apportato miglioramenti alla propria informativa sulla privacy. In una recensione del servizio fatta in passato, avevo menzionato che la società registrava ancora gli indirizzi IP degli utenti per tutta la durata della sessione, per poi cancellarli però. Oggi l’azienda afferma di non registrare affatto gli indirizzi IP e di essere un autentico provider no-log, un valore aggiunto per la privacy in generale.
Nonostante ciò, se leggiamo la sua informativa sulla privacy troviamo quanto segue:
Quindi, Hotspot Shield registra:
- La durata delle sessioni
- I domini a cui accedono gli utenti (a quanto pare si tratta di dati resi anonimi)
- Gli hash dei dispositivi
La registrazione dei domini a cui accedono gli utenti è l’aspetto più preoccupante a mio parere.
Continuando a leggere, poi, ci si imbatte in un’altra affermazione abbastanza contraddittoria:
Nonostante Hotspot Shield affermi di non registrare l’indirizzo IP degli utenti in relazione alle attività di navigazione su Internet, comunque lo fa per:
- Proteggere dalle frodi
- Ottenere informazioni sulla posizione dell’utente e sul suo fornitore di servizi Internet/operatore
- Determinare quali sono i server nelle vicinanze
- Finalità pubblicitarie
Si tratta di un bel po’ di informazioni sugli utenti, più di quelle raccolte da altri provider affermati e fidati. Speriamo che Hotspot Shield continui a rivedere la propria informativa sulla privacy e che riduca ancora di più la quantità di informazioni raccolte.
Ecco alcuni dei punti di forza dei sistemi di sicurezza di questo provider:
- Solida crittografia: Hotspot Shield utilizza crittografia AES GCM a 256 bit con chiavi RSA a 2048 bit ed ECDHE per il Perfect Forward Secrecy (per garantire che le sessioni passate non possano essere visualizzate nel caso in cui una chiave di crittografia venga compromessa). Questa VPN supporta il protocollo IKEv2 (considerato molto sicuro) e quello di sua proprietà, Catapult Hydra. Nonostante non sia un protocollo open source, è stato comunque valutato da esperti di sicurezza indipendenti, il che dovrebbe tranquillizzare. Le versioni più recenti dell’app includono anche il supporto WireGuard, che è open source.
- Kill switch (tutte le versioni): blocca la connessione Internet nel caso in cui si dovesse interrompere il collegamento tramite VPN. La funzionalità è generalmente disabilitata: per attivarla basta andare su Impostazioni > Avanzate.
- Protezione automatica: si tratta di un’utile funzionalità che consente di connettersi automaticamente alla VPN ogni volta che ci si collega a una rete Wi-Fi pubblica.
- Prevenzione contro la divulgazione dell’indirizzo IP: Hotspot Shield dispone di una protezione integrata contro le perdite DNS. La funzione è attiva per impostazione predefinita, ma è possibile disattivarla dalla schermata delle impostazioni.
Il servizio non garantisce protezione contro perdite WebRTC o IPv6; tuttavia, nei test che ho effettuato non se ne sono verificate.
Test IP: senza VPN
Test IP: con VPN
Test DNS: senza VPN
Test DNS: con VPN
Una funzionalità aggiunta di recente da questo provider è la possibilità di cambiare protocollo, passando da quello di sua proprietà, Catapult Hydra, a quello IKEv2 e viceversa. Quest’ultimo è principalmente usato per migliorare la velocità sui dispositivi mobili. C’è anche il supporto WireGuard, il che è fantastico considerando che questo oggi sembra essere il protocollo preferito da molti servizi, in quanto significativamente più veloce rispetto al vecchio OpenVPN.
Io di solito consiglio WireGuard oppure OpenVPN, tuttavia IKEv2 è alquanto sicuro, per cui utilizzerei quest’ultimo piuttosto che il protocollo di proprietà di HotSpot Shield. Come menzionato prima, l’assenza di recensioni esterne è uno dei motivi per cui a volte i protocolli di proprietà delle VPN non mi convincono.
Hotspot Shield funziona in Cina?
Le VPN che funzionano in modo affidabile in Cina sono davvero poche e volevo scoprire se Hotspot Shield rientrasse tra queste.
L’ultima volta che avevo scritto una recensione su questo provider, c’era tanto scalpore perché funzionava in Cina. Tuttavia, un po’ come per il torrenting, il provider ha rimosso dal proprio sito la maggior parte dei riferimenti al funzionamento in Cina.
Scavando nella sezione dedicata al supporto, tuttavia, troviamo quanto segue:
Un po’ preoccupante a primo impatto, però dalle nostre ricerche risulta che, al momento della stesura di questo articolo, Hotspot Shield funziona nella Cina continentale.
Bisogna tenere presente che il sito web del provider è bloccato in Cina, come quelli di molti altri fornitori di servizi VPN. Prima di partire per questo Paese, quindi, ti suggerisco di scaricare sia il software che eventuali guide di installazione e risoluzione dei problemi.
Com’è il servizio offerto dall’assistenza clienti di Hotspot Shield?
Sul sito di Hotspot Shield puoi trovare una sezione ricca di domande frequenti e tutorial. Se continui a riscontrare problemi, hai due opzioni: puoi utilizzare la funzionalità di live chat, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, oppure inviare un’e-mail compilando un modulo disponibile sul sito web della VPN. Ricorda però che queste opzioni sono disponibili solo per gli utenti premium.
La prima volta che ho utilizzato la live chat pensavo si trattasse del modo più rapido per ottenere una risposta alla mia domanda. Tuttavia, bisogna prima superare il bot. Non male se si desidera una risposta a una domanda semplice.Per parlare con una persona in carne e ossa del servizio clienti non serve che digitare la parola “umano”.
Devo dire che l’assistenza tramite e-mail mi ha sopreso in positivo:: ho ricevuto una risposta soddisfacente alle mie domande nel giro di poche ore. Davvero niente male.
Prezzi di Hotspot Shield
A prescindere da quanto il servizio possa essere di ottima qualità, la mia domanda è sempre: “Offre un buon rapporto qualità-prezzo?”
Hotspot Shield propone tre piani in abbonamento che si rinnovano mensilmente, annualmente oppure ogni 3 anni.
Le tariffe mensili e annuali sono leggermente più costose rispetto a quelle proposte per la stessa durata da tante altre VPN più accreditate. Il piano triennale, invece, è davvero vantaggioso.
Per quanto riguarda i metodi di pagamento, Hotspot Shield accetta solo pagamenti con carta di credito o PayPal. Non accetta criptovalute, il che potrebbe scoraggiare gli utenti più attenti alla privacy.
Tutti gli abbonamenti includono una garanzia soddisfatti o rimborsati di 45 giorni.
Codici coupon di Hotspot Shield
Dovrei abbonarmi a Hotspot Shield?
Dopo aver testato questo provider nei minimi dettagli, lo consiglierei? Per farla breve, lo consiglierei alla maggior parte delle persone. A coloro che sono un po’ più attenti alla privacy, invece, suggerisco di cercare una VPN con sede fuori dagli Stati Uniti. Per tutti gli altri, Hotspot Shield rappresenta una soluzione molto valida.
L’offerta di Hotspot Shield è sicuramente migliorata nel corso degli ultimi anni. Se teniamo conto delle velocità che offre e della sua capacità di sbloccare siti e servizi, potrebbe essere una scelta ideale per chi desidera riprodurre regolarmente video in streaming. Rappresenta anche un’ottima opzione per chi vuole utilizzare il servizio in Cina.
Alternative
Hotspot Shield mi ha fatto una buona impressione, però ci sono un paio di aspetti negativi, come il fatto che non vi sia alcuna opzione per pagare in modo privato, o che il menu delle impostazioni sia relativamente limitato. Se questi aspetti per te sono fondamentali, hai tante altre ottime alternative fra cui scegliere.
NordVPN offre prezzi competitivi e tutte le funzionalità che ci si aspetta da un provider fra i migliori in circolazione. Propone velocità molto elevate e una serie di strumenti per la sicurezza, tra cui un kill switch e protezione contro le perdite. Accetta vari metodi di pagamento, tra cui i bitcoin, e dispone di un eccellente servizio di assistenza.
Surfshark è un’altra ottima alternativa che propone prezzi accessibili. Famoso per la sua capacità di sbloccare siti e servizi e per le velocità elevate che offre, questo provider non impone alcun limite ai dispositivi che si possono connettere simultaneamente.
Hotspot Shield: la versione gratuita
Come menzionato in precedenza, Hotspot Shield propone anche una versione gratuita del servizio, che ritengo però molto limitata. Consente all’utente di accedere solo a una posizione di server, non è capace di riprodurre contenuti in streaming e include troppi annunci pubblicitari. Il lato positivo è che gli utenti possono usufruire delle stesse velocità della versione a pagamento. Inoltre, l’azienda ha recentemente rimosso il limite di 500 MB di larghezza di banda al giorno, e il servizio quindi è in linea con quello di ProtonVPN.
Se stai valutando di usare questo servizio, ti consiglio piuttosto di optare per un provider low-cost come NordVPN.
Com’è Hotspot Shield rispetto ad altre famose VPN?
Paragonare Hotspot Shield ad altre famose VPN può aiutare a scegliere il provider giusto per le proprie esigenze. Ecco una tabella che confronta punto per punto Hotspot Shield con NordVPN e Surfshark. Per ulteriori informazioni su queste altre due VPN, dai un’occhiata a questo articolo.
No value | Hotspot Shield | NordVPN | Surfshark |
Website | Hotspotshield.com | NordVPN.com | Surfshark.com | Tipo di crittografia | AES a 256 bit | AES a 256 bit | AES a 256 bit | Kill switch | Consente il torrenting | Politica sui registri | Alcuni | Alcuni | Sblocca Netflix USA | Sblocca Prime Video | Sblocca Hulu | Sblocca BBC iPlayer | Garanzia soddisfatti o rimborsati | 45 giorni | 30 giorni | 30 giorni | Valutazione complessiva | 8 | 9.7 | 9.6 |
---|---|---|---|
Prezzo più basso al mese | $2.99 Risparmia l'77% sull'abbonamento di 3 anni | $2.99 RISPARMIA fino al 74% + 3 mesi in più | $1.99 Risparmia il 87% sull'abbonamento di 2 anni |
Metodologia utilizzata per i test
Qui di seguito trovi i criteri che utilizziamo per valutare le VPN. Riteniamo fondamentale approcciare le nostre recensioni con una certa coerenza, in modo che siano quanto più oggettive possibile. Per questo motivo ci teniamo a rendere nota la nostra metodologia.
- Velocità: uno dei fattori più importanti da prendere in considerazione. Oltre a essere seccanti, le velocità non sufficientemente elevate possono essere un problema sia per lo streaming che per la semplice navigazione online. Tutte le VPN che consigliamo hanno ottenuto punteggi alti nei nostri test di velocità più recenti.
- App e facilità di utilizzo: al giorno d’oggi, le VPN sono molto diffuse e sempre più persone le utilizzano per svariati motivi. Per questo, il design e l’intuitività delle app risultano fondamentali. Quando recensiamo una VPN, analizziamo l’interfaccia utente delle app, le funzionalità, i sistemi operativi supportati e la complessità.
- Servizi di streaming: accedere alle piattaforme di streaming con una VPN non sempre è facile. Molti provider affermano di riuscire ad accedere a siti di streaming, tuttavia il livello di successo varia. Prima di consigliare un determinato provider per lo streaming, testiamo la VPN con le piattaforme più note, tra cui Netflix, Amazon Prime Video, BBC iPlayer, HBO Max, Disney+, Hulu, ecc.
- Torrenting: una gran parte di coloro che utilizzano le VPN sono utenti che condividono file. Non tutti i provider, però, consentono il torrenting sulla propria rete; altri invece mettono a disposizione addirittura server dedicati al P2P. Ciò che facciamo è analizzare la politica sul torrenting di ciascuna VPN ed effettuare dei test per scoprire quanto tali VPN siano efficaci in termini di condivisione dei file.
- Sicurezza e privacy: il motivo principale per cui esistono le VPN. Quando le recensiamo, vogliamo dare agli utenti informazioni relative all’informativa sulla privacy, alla politica sui registri, ai protocolli di crittografia supportati, all’eventuale utilizzo di codici solidi, alla compatibilità con il perfect forward secrecy e alla possibilità di eventuali perdite IP o DNS. Si tratta di aspetti molto importanti a cui diamo una risposta quando analizziamo i sistemi di privacy e sicurezza di una VPN.
Questa è una panoramica generale della nostra metodologia. Se desideri approfondire l’argomento, consulta la pagina dedicata alla metodologia completa di testing sulle VPN. Questo approccio basato sui dati ci aiuta a comprendere meglio i servizi, in modo da consigliare agli utenti la VPN che più fa al caso loro.